31 dicembre 2017.
Mentre mangio fino a rotolare scrivo quattro righe per salutare questo anno.
Tra i nuovi propositi dell’anno nuovo sicuramente non ci saranno più queste mega abbuffate, ma tanta sana alimentazione. Dentro di me c’è ancora una Roberta magra che chiede di uscire.
Poi ci sono tanti progetti che andranno o no in porto non lo so… Ma la nuova Roberta ci proverà a testa alta.
La serenità vorrei metterla al primo posto tra le mie priorità. È stato per me un anno felice ma non sereno.
Non sereno perché ho assaporato la mia famiglia a Napoli, condividendo con loro la nascita del mio bambino, ma ho sofferto nel doverli lasciare di nuovo.
In solitudine perché ogni scoperta, ogni novità, ogni paura l’ho dovuta condividere tra la solitudine di questa casa.
Rivivo dolori e situazioni legate al passato, che solo a parlarne mi fanno battere velocemente il cuore. E per quanto amo io raccontarmi e scrivere le mie emozioni, non posso e non riesco a lasciarmi andare del tutto. Ci sono cose che custodisco per me, ci sono dolori difficili da spiegare e non riuscirei a gestire il vortice di emozioni, di nuovo. È stato un anno di perdite, il vuoto che hanno lasciato delle persone è stato assordante. Mi hanno lasciata in un angolo tra i miei perché e le mie lacrime.
Ma è stato anche l’anno del cambiamento e della rinascita.
Son nata madre, ho scoperto lati del mio cuore che non pensavo esistessero. Dal momento in cui ha pianto, in quella fredda sala operatoria, tutto ha preso colore. Tutto ha avuto un perché. Tutto il dolore ha avuto un senso. Mi ha cambiata, nel corpo e nell’animo. Ho imparato ad asciugarmi le lacrime, per lui, perché meritava il miglior sorriso. Ho condiviso il letto, il sonno, la vita e l’amore con tre kili di infinita morbidezza. Ho imparato ad essere paziente, premurosa ed attenta. Ho imparato a lasciar andare chi non voleva restare perché è giusto così. Ho spostato la mia priorità dal mondo al mio mondo.
Certe volte stringere la presa fa più male di lasciarla per sempre.
Ho cambiato la mia play list sul cellulare con tutto lo zecchino d’oro, e non mi spiace affatto. Ho sussurrato più volte ” la mamma è qui con te” e si, lo dicevo a lui ma lo facevo anche per me.
Nessuna frase pronunciata da me mi ha mai appagata tanto.
Mi emoziona.
Ed allora benvenuto anno nuovo. Ci portiamo dietro tutto ciò che di buono ci ha lasciato il 2017. Il bello ed il brutto, perché entrambi servano a farci crescere.
Ed ora cosa mi aspetto dal nuovo anno? Mi aspetto di raccogliere i miei frutti, mi aspetto di imparare dai miei errori. Mi aspetto di lasciar la presa quando stringe e fa male. Mi aspetto di ricevere quel che do, in termini di affetto. Mi aspetto amore, amicizia, lealtà. Mi aspetto un anno più sereno, perché nonostante ho imparato a ballare sotto la tempesta sto aspettando il mio arcobaleno. Ma la cosa più importante è con me. Ed è l’unica certezza. Son felice.
Buon nuovo anno a tutti

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