Eccoci qui a fare un resoconto di questo primo viaggio in tre. E per viaggio non intendo qualche posto meraviglioso del mondo, ma parlo proprio di un percorso di vita, di scoperte, di nuovi ruoli. Di te. Il mio viaggio nell’infinito. Durante la gravidanza, se non anche prima, chi mi sentiva parlare poteva pensare che ero una ragazza molto decisa. Una tosta, dicevano. Qualcuno invece, probabilmente i più “esperti” pensavano solo che io fossi una povera illusa. Ero ben chiara su alcuni punti.
Mio figlio non dormirá mai nel lettone con noi, non prenderà mai il ciuccio, verrà lavato solo con acqua e profumo di rose, ma sopratutto non lo metterò mai ipnotizzato di fronte la tv.
State ancora ridendo? Ok, ora che avete smesso posso spiegarmi. Essere madre mi ha fatto capire che non ci sono regole. E sono ancora più convinta che ogni figlio è un viaggio a se. Quindi niente più pre-giudizi e niente convinzioni se una cosa non la si conosce per davvero. Mio figlio son mesi che dorme nel nostro lettone ( non che io non ci prova a farlo dormire nella culla) ma alla fine lui prende il sopravvento sulla mia stanchezza e la mancanza di sonno. Il ciuccio ? Ho pregato finché lo iniziasse a prendere, e mi è sembrato di vincere una battaglia quando ci sono riuscita. E se proprio devo dirla tutta ancora ringrazio l’inventore del pulcino pio perché placa le migliori crisi di pianto di mio figlio. Che dire, ho impacchettato i miei buoni propositi e li ho messi da parte, che ne so, magari con il prossimo riuscirò in qualcuna tra queste. Ancora ridete? Ma bando alle ciance, qui parliamo di cose serie !
Questi primi sei mesi da madre son stati un’avventura. Mi sono scoperta una persona molto diversa, spesso con mio figlio mi son sentita mamma da sempre. Mi dicono che si chiama istinto materno, e benedizione che esiste. Mi sono dovuta re inventare come moglie. Purtroppo spesso si è stanche, sfatte e ci si sente poco comprese. È pur vero che in molti pensano che stare tutta la giornata a casa sia conveniente, ma non sanno quanto sia impegnativo la giornata/nottata con un neonato. D’altra parte, se mio marito tornava stanco prima da lavoro, a maggior ragione devo comprendere che tornare ora a casa e trovare me che sembro uscita dal film di the ring, ed il bambino che piange e vuole attenzioni, mentre la cena non è affatto pronta, mettici che magari sono anche in pigiama, o meglio dire, ancora in pigiama, e arriva lui ed io gli dico che lui non mi capisce. È certo che non mi capisce, forse non sa. Così come io non posso sapere com’è stata la sua giornata, se ha avuto modo di mangiare e se ha bisogno di rilassarsi due minuti e magari ritrovare dentro la bestia uscita in me, sua moglie, la sua amica. Ebbene in questi sei mesi noi abbiamo attraversato la prima fase del “facciamo a gara a chi è più stanco”, per arrivare alla seconda fase ” amore se hai bisogno di riposo guardo io Emanuele” . Son sei mesi che è nata una famiglia, tutto si è rimescolato e tutto dobbiamo imparare. Un po’ come i primi passi. Auguri a te amore mio per questi sei mesi meravigliosi, auguri a noi che siamo diventati due genitori innamorati… Il nostro viaggio appena iniziato ha conquistato noi e ci dà sempre un motivo in più per sorridere insieme, forti, uniti più di prima.

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