Avevo 17 anni quando ho deciso di proseguire la mia vita mano nella mano con Alex. Lo conoscevo già da prima, gli anni del liceo. Lui era fidanzatissimo, aveva una relazione da qualche anno con una ragazza strepitosa. Poi partì per il militare, ed al suo rientro – tra un caffè ed una chiacchierata- è scattato il nostro primo bacio.
A distanza di 10 anni, lui è mio marito e lei, la sua ex, è tra le più grandi mie amiche.
Mi ha fatto sorridere quanto sia stato eclatante per molte sentire queste mie parole. Io ne vado fiera. Amo non fermarmi all’apparenza, amo guardare oltre gli schemi. Come ho fatto? Non è stato semplice, inizialmente. A 17 anni gli ormoni sono impazziti, la gelosia è un sentimento nuovo quanto brutto. Mi sentivo sempre in competizione. Avevo da superare, battere, quelle emozioni che avevano fatto impazzire il cuore per anni del ragazzo che amavo. Finché non ho capito che non esisteva il paragone. Non esiste. Se una storia è finita, vuol dire che l’amore si è affievolito, o trasformato. Ma perché dover rinnegare il bene che si è voluto per tanto tempo ad una persona? Ricordo qualche situazione spiacevole, di imbarazzo. Ricordo che evitarsi diventata scomodo, frustante – per me- ed anche triste. A me quella ragazza non aveva fatto nulla, e nulla avevo fatto io a lei. Le loro strade si erano separate, scelta loro, i loro cuori avevano iniziato a battere per altre persone. Perché allora quel rancore? Ricordo che le mandai un msg su Facebook. Un messaggio lungo, un messaggio che voleva chiarire un qualcosa mai successa. Quell’aria pesante che a nessuna delle due apparteneva. Quando mi rispose capii che era fatta di carne e sentimenti proprio come me. ” Non avrei mai avuto il coraggio di scriverti” apprezzando quel che io avevo fatto. Poi un abbraccio ed una risata. Un uscita in gruppo, poi a 6 e poi a 4. Io lei lui l’altro. Sembra una cosa comica? Non lo è, o forse sì. A me fa sorridere a da orgoglio. Non mi sono negata una sana amicizia. Conosco mio marito, è un ragazzo con sani principi, e so che solo una persona buona poteva affiancarlo prima di me. Lei che è legata con un ragazzo altrettanto strepitoso, loro che sono sempre una piacevole compagnia, un punto fermo. Poi il suo test, io glielo lessi in faccia. Ho atteso ogni minuto insieme a lei la nascita di quel meraviglioso bambino che ho avuto l’onore di battezzare, poggiandolo sul mio pancione, una settimana prima del mio parto. E ad oggi, dopo aver condiviso nascite, feste, matrimoni e natale insieme, la considero di famiglia, come una sorella. Tengo tanto all’amicizia e quando una persona mi entra nel cuore è davvero difficile che possa uscire. Lei che è il mio opposto e forse proprio per questo mi compensa. Se 10 anni fa qualcuno mi avesse chiesto se avessi mai creduto in questa grande amicizia, avrei risposto di no. Ma la vita è un vortice e bisogna lasciarsi trasportare. Bisogna sempre andare oltre, cogliere ogni sfumatura. E non lasciarsi sfuggire dalle mani le occasioni per essere felici ❤️
Eccoli, i nostri figli. Pochi mesi di differenza, e nel mio cuore me li immagino già grandi amici

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